Mi sono appena guardato il videopodcast del nuovo iPhone SDK.
A parte le tecno-delizie che il nuovo OS 3.0 porta con sè (risponde praticamente a tutti gli elementi di cruccio dei consumatori, primo fra tutti il copia-incolla), quello che mi ha entusiasmato è l’AppStore.
Sulla scia di David Pogue, che lo ha considerato l’idea più innovativa del 2008, ho sempre pensato che l’AppStore lanciato da Apple non sia un semplice negozio online.
E’ un nuovo media, il primo esempio di Geek Media: un canale sia per distribuire contenuti pubblicitari tradizionali, ad esempio di banner, da accettare in cambio di applicazioni gratuite; sia, soprattutto, applicazioni con cui far interagire le persone e le marche.
Una delle prime applicazioni che ho scaricato è stata quella, gratuita, della Carling: un vero e proprio virale, visto che tutti i miei amici si sono sorbiti il mio iPod Touch riempirsi di birra come un boccale. E poi se lo sono scaricati pure loro, come da perfetto contagio.
Quello era solo l’inizio, ma se guardiamo le recentissimi App gratuite per la nuova VW Polo o la BMW Z4, è evidente che la strada da percorrere è già indicata. AppStore è l’esempio di un media che non ha la pretesa di essere tale, nel senso tradizionale a cui siamo abituati, ma che di fatto lo è: un media che non vuole solo spettatori, ma che chiama in causa il cliente finale, e lo fa giocare – letteralmente – con le marche.
Trovo che sia un’occasione ghiottissima sia per i creativi sia per le aziende per imparare un nuovo modo di fare comunicazione. E, nel mentre, anche di divertirsi.
[…] un precedente post avevamo scritto dell’app store dell’iPhone OS 3.0 come di un nuovo medium […]
[…] per i negozi, o per itunes, ma ora, per la prima volta, anche per appstore. Come ho già scritto qui, appstore si è candidato da subito a essere il nuovo medium che non ha la pretesa di essere tale, […]
[…] che non passa solo per i negozi, o per itunes, ma ora, per la prima volta, anche per AppStore. AppStore si è candidato da subito a essere il nuovo medium che non ha la pretesa di essere tale, nel senso […]