Avanti veloce, indietro veloce. Il fruscio. Gli alti e i bassi smorzati verso un limbo centrale dell’equalizzazione del suono. Ve le ricordate le musicassette? C’e’ stato un tempo nel quale i DJ si scambiavano e vendevano mixtape di session di mixaggio e virtuosismi registrati direttamente dai vinili su nastro. Oggi il vinile, in alcuni ambienti, resiste e ha il suo fascino. Ma la musicassetta?
Mi viene quasi da ridere al pensiero.
Sorrido quando penso ai filtri di riduzione del rumore disponibili sulla fascia alta delle piastre per musicassette, e poi ascolto la musica dall’iPod, che – nelle mie orecchie ignoranti – risulta crystal clear a prescindere dalla qualita’ e dal costo del lettore.
Shot by Snorka
Sembra impossibile sia esistita un’era in cui si doveva riempire lo zaino di chili di plastica e nastro magnetico per portarsi la musica in giro.
Ora immaginatevi i vostri figli, quelli nati dal 2000 in avanti. E immaginatevi voi stessi a raccontare, magari anche con l’ausilio di foto e video, di quando gli oggetti di uso quotidiano erano sconnessi da internet.
Ai vostri figli verrà da ridere.
“Papà ma mi vorrai dire che eri costretto a guardare la data di scadenza sui prodotti!?!”, “Ma come facevi a tracciare la tua pressione arteriosa segnandotela su di un foglio?”, “Cosa? Segnavi le tacche della mia crescita sul muro?!?”
Attenzione, non mi sto’ dilettando a buttare giu’ qualche riga di semplice futurologia. Su queste pagine avete gia’ avuto modo di leggere di Nike+ (un sistema che – in maniera asincrona – collega le vostre scarpe da running con internet), ma il fenomeno e’ molto piu’ vasto.
Ora tutti odiamo la bilancia. Quell’oggetto che, con la sua anima diabolicamente quantitativa, ci costringe a sacrificare i formaggi, cassare il cioccolato, dimenticarsi le salse.
Ma nonostante questo odio diffuso le bilance sono in ogni casa. E si sono evolute: dalla lancetta alle cifre digitali, dal misurare il solo peso del totale della nostra persona al sapere differenziare la massa grassa.
E oggi arriva la Withings.
Il non plus ultra della bilancia per geek col suo design cosi’ Apple, con la superfice riflettente, le linee morbide. Il grande display ad alta definizione. I sensori per la massa grassa. Il calcolo automatico del BMI. Il riconoscimento automatico del componente del nucleo famigliare che la sta utilizzando.
Ma questo e’ nulla comparato alla capacità di connettersi ad Internet via Wi-Fi.
Dopo il pairing, una-tantum, iniziale la Withings si colleghera’ in automatico, ad ogni pesata, al server online dove, attraverso una connessione criptata, sarete in grado di verificare l’andamento dei grafici relativi al vostro peso, alla massa grassa e magra, all’altezza (beh, questo e’ utile solo se avete bimbetti che girano per casa).
Potete pure verificare sull’iPhone/iPod Touch gli stessi dati (anche in questo caso il pairing si fa una volta soltanto, appoggiando l’iPod nell apposito alloggiamento sul retro della bilancia). E improvvisamente un argomento noioso e terribilmente privato come il proprio peso diventa argomento di discussione a cena, con gli amici. Che non resistono dal volerla provare.
E quello che oggi è l’oggetto curioso e che genera discussione tra solo pochi anni diventerà la norma. E come mia figlia di quattro anni non avrà modo di ricordarsi bilance che non fossero connesse ad internet un giorno ci stupiremo di come era scomoda e demode’ la nostra vita basata su oggetti offline.
Read Full Post »