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Archive for the ‘geolocation’ Category

Notevole idea e bella realizzazione per questa operazione di una compagnia di assicurazioni USA.
L’idea della comunicazione è il solito robot più o meno alieno che getta il panico nella solita smallville, distruggendo case e proprietà.
Tutto da manuale, secondo il comandamento “se devi far vedere un problema, fallo in modo divertente così la gente non prova ansia“, contenuto nelle tavole della legge per le assicurazioni.
Lo spot è carino ma – come spesso capita con la pubblicità – perfettamente dimenticabile in breve tempo. Comunque per completezza, lo allego.
Quello che invece merita è lo sviluppo online.
Mettete sul sito il vostro cognome e indirizzo, premete il via e… beh, potete immaginarvi cosa succede 🙂
A me è piaciuto e – al di là dei gusti personali, mi sembra molto interessante questo uso delle immagini satellitari, anche se certo non è il primo esempio.
Insomma, fatevi un giro… ovviamente niente vieta di mettere l’indirizzo del vostro luogo di lavoro e assistere alla sua distruzione… condividendola poi sui social media. Naturalmente è *molto* poco politically correct mettere indirizzi come Piazza Colonna, 370 o via del Plebiscito 102 a Roma … 😉

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Nick Newcomen nutre un apprezzamento talmente grande per Ayn Rand, che ha usato una parete superlativamente grande per scrivere “Leggete Ayn Rand”: l’intero pianeta terra. Ha infatti guidato 12.238 miglia lungo 30 stati degli USA per scrivere un messaggio visibile soltanto su Google Earth. GPSvertising?

Tutta la storia la trovate su Wired.

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E’ almeno 2 anni che rompo le balle con la realtà aumentata, e che sviluppo concept di progetti che la utilizzano.

Uno di questi (ho testimoni che possono confermare la cosa, eh!) riguardava la disseminazione in una data città, magari in un suo parco, di eventi sonori e musicali geolocalizzati, che si sarebbero attivati attraverso l’interfaccia di una app. In questo modo, ogni utente avrebbe generato un diversa sequenza di brani/eventi sonori, a seconda del percorso che avrebbe seguito nel dato parco della data città. In questo modo la musica sarebbe stata scritta anche dall’utente, come catalizzatore geek di una partitura lasciata aperta dal compositore. Insomma, un evento di musica aumentata.

Bene, ora immaginate la stessa idea, non 2 anni fa, ma ora, e non in una data città, ma a Washington DC, nel parchetto chiamato Mall. E’ quello che farà la band Bluebrain, pubblicando il loro prossimo album non in formato cd o mp3, ma come app location aware. 

Al di là del livore personale, in cui tutti i creativi degni di questo nome si riconosceranno (abbiamo tutti i cassetti pieni di idee che poi realizzano altri, vincendoci pure dei grand-prix stampa a Cannes 2004), mi si affollano in mente amare considerazione sullo stato imprenditoriale e culturale del nostro paese. In cui, purtroppo, non sono le idee che mancano.

[Fonte: Mashable]

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Un’altra promo molto “classica” su Foursquare.
La catena di ristoranti Chili’s Grill & Bar offre ai propri clienti chips&salsa gratis… se hanno fatto il checkin su Foursquare.
Ovviamente si spera anche nella viralizzazione, ad esempio su Twitter.

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Ci sono cascato e questi accidenti di socialcosi mi hanno fatto spendere dei soldi in un negozio dove altrimenti non ne avrei spesi.
Una breve, piccola storia: passo davanti a Coin in 5 giornate. Ricordandomi di aver letto da qualche parte che Coin era stato tra i primi in Italia a fare una promozione usando Foursquare, apro l’applicazione e faccio il check-in lì.
Immediatamente appare un messaggio, quelli che credo si chiamino “consigli”: che mi avvisa che da Coin, proprio lì, c’era uno spazio Eataly, con tutte le delikatessen del caso. Accidenti, stavo proprio cercando un formato particolare di pasta introvabile nei negozi normali fuori dalla Liguria ( i brichetti, per il minestrone) ed ero senza the buono…
Finita la riunione mi sono infilato dentro a Coin.. ma non prima di aver dato un’occhiata a Twitter (mentre aspetta che il semaforo pedonale diventi verde, uno deve pur fare qualcosa per far passare il tempo, no?) e scopro che Coin mi ha contattato:
ovviamente rispondo:
E Coin, cortesemente mi risponde:
Si, d’accordo, niente di che. Ma senza Foursquare quei soldi non li avrei dati a Coin ( e gliene darò ancora – per lo meno ad Eataly). E non è stato male avere una conversazione con un grande magazzino… 😉  (e adesso bloggo, facendo amplificazione mediatica…)
PS: ma perchè gli orari dei tweet di Coin sono così orrendamente sballati??

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Meraviglioso esperimento degli Arcade Fire con Google Chrome per  creare una Chrome Experience: sfruttando la tecnologia dell’HTML5, il browser moltiplica le sue finestre, aprendole secondo una regia prestabilita che va a pescare le Street views dell’indirizzo segnalato e snocciola così un videoclip ubergeek della canzone We Used To Wait.

Ecco la mia Chrome Experience. La tua è qui.

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Roberto mi ha battuto sul tempo. Quindi lo linko. A Milano si iniziano a notare i primi (vedi foto) esempi di proximity marketing geolocalizzato. Su Foursquare. Speriamo non sia solo un giochino, ma un inizio.

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Operazione di Geek Communication incrociata con la Land Art… semplice e diabolicamente sofisticata al tempo stesso (e datata 2006… certe cose ci mettono il loro tempo per emergere dai meandri della Rete).

Usare una falciatrice su un campo per costruire un Semacode (una specie di QR code, per capirci) di 160 metri di lato, in modo che venga ripreso dal satellite quando passa. E magari messo su Google Earth. In modo che chi di li’ non ha volato ma ha guardato Google Earth posso comunque ricevere il messaggio.

Di messaggi pubblicitari falciati o dipinti, ad uso prioritario dei passeggeri dei voli in atterraggio se n’erano già visti. Ma questa è una soluzione diabolicamente complessa e quindi elegante. E non chiedete quanti GRP fa, non è questa l’idea…;-)

Ecco il link.

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UberGeek questa iniziativa di TomTom: poter scaricare (a pagamento) sul tuo dispositivo le voci di Star Wars per le indicazioni vocali. Divertente anche il minisito web in cui scegliere da che lato della forza stare. Godibilissimo, ovviamente, lo spot che vedete qua sopra. Se lo fanno anche per iPhone, la voce di Darth Vader me la compro subito. Sarà anche il lato oscuro, ma James Earl Jones è sempre lui, eh.

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Questa volta Nokia l’ha fatta davvero grossa e davvero Geek – sempre sul famoso target di non -geek. Per promuovere i propri cellulari con GPS in maniera engaging, divertente, interessante, l’azienda ha realizzato una frecciona sospesa (a una gru) nel cielo di Londra, della lunghezza di ben 12 metri. La particlarità è che la freccia è interattiva e geolocalizzante, ovvero punta sempre verso le “Good Things”. Come? da web o da SMS, si può comandare la frecciona, che girerà per indicare quella che per noi è davvero una buona cosa…

Come al solito si fa prima a guardare il video che a raccontarla.

Vodpod videos no longer available.

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